Parliamo di ... Mal d'orecchio ??‍⚕️

 

Il mal d’orecchio, o otalgia, è un sintomo molto comune in età pediatrica. È un dolore che può interessare entrambe le orecchie o un solo orecchio, può essere continuo o intermittente, e può accompagnarsi ad altri disturbi ( prurito, pus, riduzione dell’udito), che possono essere diversi in relazione alle patologie che lo determinano. La gravità e l'intensità del dolore dipendono spesso dall’accumulo di muco nell’orecchio medio che preme contro la membrana timpanica. Si riduce o scompare con la rottura della membrana stessa (otorrea). L’otalgia può anche essere conseguenza di problemi che originano da una struttura adiacente all’orecchio ed essere avvertito come mal d’orecchio a causa della condivisione della stessa innervazione sensitiva, in tal caso viene definita otalgia riflessa o secondaria.

CAUSE

  • L’infiammazione dell’orecchio medio ( otite media) è causata da un'infezione virale o batterica, in genere con la perforazione del timpano si assiste a un immediato sollievo dal dolore, per riduzione della pressione esercitata sulla membrana timpanica
  • L'infiammazione dell’orecchio esterno (otite esterna) si presenta classicamente d’estate, dopo bagni al mare o in piscina, e si caratterizza per intenso dolore (anche semplicemente toccando le cartilagini del padiglione auricolare), sensazione di orecchio tappato, gonfiore del condotto uditivo, prurito, fuoriuscita di pus e talvolta febbre
  • Corpi estranei o tappi di cerume: il dolore può essere legato alle dimensioni dell’oggetto o all’aumento di volume del tappo di cerume che spinge sulle pareti del condotto esterno
  • Traumi all’orecchio ( uno schiaffo, un tuffo, un volo in aereo in corso di raffreddore, lesioni da cotton fioc) possono causare sensazione di orecchio tappato, calo dell’udito, fischi (acufeni), vertigini; a volte possono associarsi a perforazione della membrana timpanica.
  • Altre cause: una tonsillite acuta può causare otalgia per irritazione del nervo glossofaringeo, che veicola le informazioni sensitive relative sia all’orecchio che al cavo orale. Per lo stesso motivo dopo un intervento di adenotonsillectomia è di comune riscontro il mal d’orecchio
  • Disturbi della mandibola (disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare) e problemi dentali (come un ascesso) possono determinare otalgia per irritazione del nervo trigemino e facciale.

Per OTITE ESTERNA si intende un'infiammazione acuta del condotto uditivo esterno. La membrana del timpano in genere non è coinvolta. La causa è spesso infettiva: la maggior parte dei casi è sostenuta da batteri e, più raramente, da funghi presenti in ambienti umidi, soprattutto le acque di mare e piscina. L'otite esterna si verifica tipicamente nei mesi estivi, dopo il bagno al mare o in piscina. Inizialmente compare prurito e ovattamento, cui segue intenso dolore all'orecchio. Il segno più caratteristico è rappresentato dalla forte sensazione di dolore che il bambino prova al solo toccare il padiglione auricolare. In alcuni casi può verificarsi fuoriuscita di liquido più o meno denso dall’orecchio (otorrea), sanguinamento (otorragia), tumefazione e arrossamento della cute dietro l’orecchio e spostamento in avanti  del padiglione auricolare. In qualche caso, raro, compare febbre.  

La diagnosi è esclusivamente basata sull'impiego dell'otoscopio, lo strumento che permette di illuminare e osservare il condotto uditivo esterno dell’orecchio e non sono necessarie altre indagini. 

La terapia raccomandata consiste nell’applicazione locale, direttamente nell'orecchio, per almeno una settimana di gocce contenenti cortisone e di un antibiotico efficace contro i batteri che di solito causano questa infezione. Se c’è anche la febbre o un interessamento dei tessuti molli vicini al condotto uditivo esterno (es. gonfiore del padiglione auricolare), è opportuno aggiungere alla terapia locale una terapia antibiotica e cortisonica per bocca. In presenza di secrezioni molto dense nel condotto uditivo esterno, può essere utile il ricorso all'otomicroscopia che consente di osservare il condotto uditivo ad alto ingrandimento e di aspirare con precisione secrezioni e pus. Se il quadro non regredisce dopo 7-10 giorni di terapia è consigliabile un tampone auricolare per identificare il microrganismo responsabile ed eventualmente modificare la terapia antibiotica.

L'OTITE MEDIA ACUTA è un'infiammazione dell'orecchio medio, di solito causata da batteri, caratterizzata dalla presenza di pus, particolarmente frequente nei mesi invernali. La tuba di Eustachio è un canalino che collega l'orecchio medio alla parte posteriore del naso e aiuta a ventilare (far estrarre aria) e drenare (lasciar scolare i liquidi) l'orecchio medio. L'otite media si verifica quando il muco o l'infiammazione della mucosa, ad esempio in corso di raffreddore, bloccano la tuba di Eustachio. Questo blocco ha due conseguenze principali: impedisce alla tuba di ventilare l'orecchio medio e ciò determina variazioni nella pressione aerea nella cassa del timpano e dolore, come avviene di solito durante i voli in aereo, e fa accumulare liquido nell'orecchio e intrappola qualunque batterio presente; il liquido accumulato può infettarsi e aumentare la pressione nell'orecchio, provocando dolore. L'otite media è più comune nei bambini di età compresa tra sei mesi e due anni, ma può verificarsi durante tutta l'infanzia. La stragrande maggioranza dei bambini ha almeno un episodio di otite nei primi anni di vita, mentre alcuni possono averne molti. I bambini hanno un rischio più alto di infezioni dell'orecchio medio perché le loro tube di Eustachio sono più corte e orizzontali, ed è più facile che vengano bloccate da un rigonfiamento delle adenoidi, formazioni linfatiche situate dietro al naso con funzione di protezione immunitaria. Tuttavia, con la crescita, la distanza tra naso e orecchio si modifica e si riduce la predisposizione anatomica, o strutturale, ad accumulare liquido, quindi ad avere infezioni frequenti dell'orecchio. Generalmente, una otite media acuta si sviluppa dopo una infezione delle vie respiratorie superiori, come ad esempio dopo un raffreddore.

Nei bambini, i sintomi di otite media possono comprendere:

  • febbre                                                                                                        
  • otalgia (mal d'orecchio)
  • tendenza a toccarsi le orecchie
  • pianto inconsolabile
  • difficoltà a dormire
  • fuoriuscita di liquido (pus) dall'orecchio

In alcuni bambini, la membrana timpanica può perforarsi. In questa situazione, dall'orecchio può fuoriuscire liquido purulento e giallastro. In genere, con la fuoriuscita del liquido il dolore sparisce perchè si riduce la pressione nella cassa del timpano. Di solito, la perforazione si rimargina spontaneamente nell'arco di poche settimane.

Il pediatra è in grado di riconoscere e diagnosticare correttamente una otite media acuta in occasione di una normale visita ambulatoriale. Con l'impiego di un apparecchio, l'otoscopio, potrà osservare che la membrana del timpano è arrossata, estroflessa, cioè sporge verso l'esterno, per la presenza di pus nell'orecchio medio.

 La terapia dell'otite media acuta consiste in: 

  • antipiretici e antidolorifici, come ad esempio l'ibuprofene o il paracetamolo: la somministrazione di questi farmaci è in genere efficace per far diminuire il dolore e abbassare la febbre causata dall'infezione acuta
  • non per tutte le infezioni dell'orecchio è necessaria la terapia antibiotica. Se l'otite media acuta non è grave, a giudizio del pediatra, e il bambino ha un'età superiore ai 2 anni, è indicato curare l'infezione con farmaci per i sintomi, antipiretici ed antidolorifici, per 24-48 ore, e proseguire osservando l’evoluzione dei sintomi. Se questi dovessero peggiorare nel corso delle ore, febbre e dolore non controllati dai farmaci, in presenza di complicanze ad esempio: otomastoidite o nei bambini di età fino a 2 anni, è suggerita una terapia antibiotica ad ampio spettro per almeno 10 giorni. La terapia antibiotica ha lo scopo di combattere l'infezione: il liquido, sterile, che può rimanere nell'orecchio dopo l’infiammazione acuta, può farlo per diverse settimane e in genere esce attraverso la tuba di Eustachio. Il bambino può tornare all'asilo o a scuola quando la febbre è completamente passata. L'otite media non si trasmette da una persona all'altra. Il bambino può uscire e svolgere le sue regolari attività quotidiane senza particolari precauzioni e senza tenere coperte le orecchie. In caso di perforazione del timpano, l'unica precauzione da seguire è quella di evitare che l'acqua entri nell'orecchio durante bagni o docce. In genere, viene incoraggiata una corretta igiene nasale per evitare il nuovo ristagno di secrezioni a livello dell’orecchio medio.

 

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